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la disciplina del campo 

IT

arrivo ai giardini dopo un lungo viaggio dentro i luoghi abbandonati.
ho sempre visto questi spazi come dei portatori sani di vitalità, mai con gli occhi della tristezza, della perdita. non ho mai vissuto i luoghi abbandonati con lo sguardo antropologico “del mondo perduto”.
invece sono sempre stati per me sinonimo di libertà, di espressione, di vita fuori dai valori contemporanei di prestazione, efficienza, produttività.
mi sembra che da questa prospettiva parlare di giardini sia come parlare di un possibile nuovo modo di pensare la relazione con lo spazio, e di conseguenza pensare ad un nuovo ruolo, una nuova funzione per l’uomo sulla terra.
questa funzione è vicina a quella di custode, protettore, vestale dello spazio che abita, più che alla funzione di produttore, trasformatore, creatore. 

ENG

i reach  the gardens after a long journey through the abandoned places.
i've always seen these spaces as healthy carriers of vitality, never feeling a sensation of sadness or loss. i have never lived the abandoned places with the  anthropological view considering them  "the lost world".  in my opinion they have always been synonymous with freedom, expression, life outside the contemporary values of performance, efficiency and productivity.
this interpretation of the gardens makes  possible  a new way of thinking about the relationship with the space  and consequently suggests  a new role, a new function for the man on the earth.  this function is more similar to the guardian, protector, vestal of space he lives, more than the function of producer, exploiter, creator. 

FASI / STEP

prima

1. autunno  - studio privato

una volta al mese per tre giorni vivrò a stretto contatto con l’area del parco dei cappuccini, facendo un lavoro di monitoraggio e studio del movimento della popolazione vegetale, animale, umana. catalogherò le piante, farò piccoli interventi di giardinaggio per facilitarne la crescita. documenterò in vario modo la vita del campo in tutte le fasi della giornata e durante le varie stagioni.

1. autumn  - private studio 

for three days every month i will live closely with the area of cappuccini's park, doing a job monitoring and study of the movement of the plant, animal human. i'll made an herbarium and i'll do little work to facilitate the growth of garden. i will document in various way the life field in all phases of the day and during the different seasons.
​

foto

di Fabio Artese

seconda

2. inverno  - camminata pubblica
costruzione di un nuovo tracciato a piedi dal parco dei cappuccini a mutonia. prima camminata: 16 marzo 2014

2. winter - public walk
construction of a new route by feet from cappucini's park to mutonia.
first walk: 16 marzo 2014

foto

di Fabio Artese


​terza

3. primavera - ascolto collettivo del giardino
un ciclo di incontri per ascoltare e osservare la cava di argilla che diventera' giardino

3. spring - collective hearing of the garden
meeting for hearing and observe the cave that will become a garden

foto 

di Fabio Artese

la disciplina del campo
indecisione_avversita'_coabitazione

SANTARCANGELO - 14
PARCO CAPPUCCINI
SAB 12 LUGLIO ORE 18.00
DURATA 4h

ideazione e regia Leonardo Delogu/DOM-

con Leonardo Delogu, Gilles Clément, Pablo e Miguel Georgieff/CoLoCo

e con Valerio Sirna, Daria Menichetti, Hélène Gautier, Francesco  Michele Laterza, Simone Evangelisti, Freddy Brett, Ninawa Pipestem

documentazione foto/video Fabio Artese
organizzazione Maria Satta

una produzione DOM-

coproduzione Santarcangelo •12 •13 •14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, Tenuta dello Scompiglio, Sosta Palmizi

Che cosa succede a un luogo quando è determinato dall’invadenza della mano dell’uomo? E che cosa succede quando l’umano si ritrae? Quali regole appaiono? Che tipo di vita si sviluppa? Che cosa porta alla luce uno spazio indeciso?

A partire da queste domande, la ricerca condotta da Leonardo Delogu tenta di immaginare un altro modo di abitare lo spazio, una forma di coesistenza che riproduca diversità, un essere custodi, ispirandosi innanzitutto ai princìpi del pensiero di Gilles Clément, paesaggista francese autore tra l’altro del celebre Manifesto del terzo paesaggio. La Disciplina del Campo mette al centro la relazione tra corpo e paesaggio, in un percorso di lavoro che si è sviluppato a Santarcangelo per mesi, nell’ambito di Anno Solare, e che trova nel festival un momento di restituzione pubblica, una “”conferenza abitata” articolata in due luoghi – due campi, due possibili giardini – e in una camminata (pubblica). Qui prenderanno forma due dialoghi innanzitutto, il primo con Clément e il secondo con Pablo e Miguel Georgieff del collettivo CoLoCo, (e un accadimento performativo a cura dei danzatori che hanno partecipato al percorso di ricerca). L’evento si compone di tre parti, ognuna corrispondente a un luogo e a una parola chiave (indecisione, avversità, coabitazione) che sarà attraversata con linguaggi diversi, e si compone come un unico disegno, un gesto insieme coreografico, intellettuale e simbolico.

Attraverso seminari, residenze, costruzione di giardini, camminate, atti di pensiero e azioni performative il progetto proverà, nel tempo, a mettere in luce alcune questioni cruciali del vivere contemporaneo e a tracciare un orizzonte possibile in cui ripensare la nostra relazione con ciò che ci circonda. Il cuore della ricerca sono i giardini, intesi come spazio della possibilità, e della relazione dell’uomo con la natura, luogo da cui partire per ridefinire una nuova attitudine alla coesistenza: a Santarcangelo, il primo giardino è quello nel Parco dei Cappuccini, dove insieme ad alcuni cittadini si è attivato nei mesi precedenti il festival un percorso di riflessione e progettazione partecipata e dove avverrà un dialogo tra Leonardo Delogu, Gilles Clément e un gruppo di performer; il secondo è Mutonia, paesaggio di abitazioni, macchinari e sculture della Mutoid Waste Company, dove si incontreranno i fondatori del collettivo CoLoCo. Pablo e Miguel Georgieff

//

Tiers Paysage renvoie à Tiers état (et non à tiers-monde). Espace n'exprimant ni le pouvoir ni la soumission au pouvoir. Il se réfère au pamplhet d'Emmanuel-Joseph Sieyés de 1789:

"Qu'est-ce que le Tiers état?

– Tout.

– Qu'a-t-il fait jusqu'à présent?

– Rien.

– Qu'aspire-t-il à devenir?

– Quelque chose"

.La disciplina del campo è parte del progetto SharedSpace in cooperazione con la Quadriennale di Praga.
 
Musica, Tempo e Politica delineano il quadro tematico del progetto internazionale SharedSpace, che si concentra sulla nozione di scena e scenografia al fine di creare una piattaforma per l'esplorazione, la ridefinizione e la creazione di ambienti performativi. Organizzato dalla Quadriennale di Praga e da tredici istituzioni europee, SharedSpace: Music Weather Politics è aperto a tutti gli scenografi, artisti di teatro, architetti, teorici, operatori dell'arte, studenti e un vasto pubblico. Simposi, spettacoli e installazioni, e programmi educativi si terranno in 11 paesi europei intensamente, avendo come momento culminante la Quadriennale di Praga 2015.

SharedSpace è organizzato dalla Quadriennale di Praga in cooperazione con: 
Finnish National Gallery, Museum of Contemporary Art, Kiasma Theatre; New Theatre Institute of Latvia; Santarcangelo dei Teatri; Victoria and Albert Museum; Theatre Faculty Utrecht School of the Arts; Academy of Performing Arts in Prague; The Royal Central School of Speech and Drama; Centre for Creative Actions IMPACT Macedonia; Center for Polish Scenography, Silesian Museum; Zbigniew Raszewski Theatre Institute; University College of Østfold, Norwegian Theater Academy; The Swiss Arts Council Pro Helvetia; School of Visual Theatre Jerusalem.

Con il sostegno del programma Cultura dell'Unione Europea
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