La performance è il frutto del lavoro svolto nell'arco di un laboratorio pratico di dieci giorni rivolto a performer e artisti della scena, in un luogo fantasmatico e stratificato nella periferia della città di roma. Un’indagine sulla relazione tra corpo e paesaggio, tra movimento e presenza, tra parola umana e verso animale, tra ascolto dell’interno ed esplosione esterna; una soglia contesa fra sacro e quotidiano, attraversata dallo scatto di corpi forti oppure dalla fragilità dello stare contemplativo.
Un tempo di abitazione dinamica e rituale, per accompagnare la trasformazione semantica e politica di uno spazio, da luogo abbandonato a giardino. Abbiamo esplorato percettivamente le zone dei suburbi, camminato lungo i bordi della città, creato sentieri e corridoi, segnato gli ingressi e i passaggi. Ci siamo avventurati dentro l’atto della creazione, a partire dai segni visibili e invisibili di uno spazio, per giungere alla formalizzazione di un’azione poetica. Ne è nato un percorso con tre punti di partenza all'interno del quartiere del Trullo. Tre gruppi hanno camminato parallelamente, attraversando la zona residenziale del quartiere per giungere dopo circa 20 minuti sulla cima del Monte Cucco. Qui hanno assistito alla performance che si è conclusa con una festa fino al mattino.
credits
creazione e regia / created and directed by Leonardo Delogu, Valerio Sirna con / withAlessandra Battaglia, Matteo De Blasio, Barbara De Cosa, Simone Evangelisti, Michele Frettoli, Paola Galassi, Helene Gautier, Francesco Michele Laterza, Sara Leghissa, Isabella Macchi, Chiara Orefice, Chiara Pacioni, Enrico Piergiovanni, Arianna Romano, Michela Rosa, Marta Trivellato produzione / production DOM- con il sostegno di / with the support ofTeatri di Vetro 8 a heartily thanks to Pittori Anonimi der Trullo, Poeti der Trullo, Palestra popolare del Trullo, Tommaso, Antonio, Giovanni e Teresa
ENG
THE WORLD DOES NOT DESERVE/ THE END OF THE WORLD
The performance is the result of the work done within a 10 days practical laboratory oriented to performers and artists of the scene, in a phantasmagoric and stratified place on the outskirts of the city of rome. An investigation on the relationship between body and landscape, between movement and presence, between human word and animal call , between the interior listening and the outer explosion; a threshold contended between sacred and habitual, crossed by the rush of strong bodies or by the fragility of contemplative state.
A time of dynamic and ritual dwelling, to accompany the semantic and political processing of a space from abandoned place to a living garden. we perceptually explored the areas of urban neighborhoods, walked along the edges of the city, created trails and corridors, marked the accesses and paths. We ventured into the act of creation, from visible and invisible signs of a space to the formalization of a poetic action. From this experience borns a path with three starting points within the Trullo district. Three groups have walked in parallel, passing through the residential area of the district to reach the top of Monte Cucco after about 20 minutes. Here they attended the performance which ended with a party until the morning.